ANTIFURTO O PORTA BLINDATA?

I furti in abitazione sono in crescita vertiginosa, in Lombardia +23% in due anni, solo quelli denunciati; oltre 700 case svaligiate ogni giorno. E nulla sembra fermare questa “crescita”.
Come proteggersi? Come difendere la nostra casa? Meglio impianto d’allarme o la porta blindata? Sulla base della nostra esperienza ultradecennale nella produzione chiusure blindate, ecco alcuni consigli:
Le tre regole d’oro della sicurezza:
  1. E’ vero che non esiste nulla di inviolabile al 100%, ma è indispensabile rendere difficile o sconsigliabile il furto.
  2. Non esiste un solo prodotto (ad esempio allarme o porta blindata) che protegga “a 360° “, quindi è consigliabile abbinare più prodotti o scegliere quello a maggiore copertura.
  3. E’ difficile che il Cliente “privato”, non professionale, possa valutare la concreta efficacia ed affidabilità tecnica del prodotto: meglio quindi affidarsi a fornitore di comprovata esperienza, qualità ed affidabilità nel tempo.
DIFFERENZE TRA ANTIFURTO E PORTA BLINDATA

Veniamo alle differenze tra antifurto e porta blindata. Il primo rileva e segnala l’intrusione di un ladro nel nostro appartamento; di natura elettronica, ne esistono molte versioni, anche senza fili. Consigliabile la funzione “perimetrale” (sensori su finestre e ingresso) e volumetrico interno (sorveglia gli ambienti; meglio se frazionabile, ad esempio in “zona notte” etc.).

La porta blindata, come noto, è invece una sicurezza meccanica “passiva”, volta ad impedire l’accesso di ladri attraverso l’ingresso principale; di varie tipologie e livelli di sicurezza antieffrazione, si installa sia in fase di costruzione della casa che in seguito.
Queste, in estrema sintesi, le differenze tra i due prodotti.
ANTIFURTO o PORTA BLINDATA: QUALE SCEGLIERE?

Sulla base delle caratteristiche dei due dispositivi e considerando le “regole d’oro” (vedi sopra: non esiste un prodotto migliore in assoluto e sarebbe ottimale l’abbinamento di più prodotti), proponiamo alcune considerazioni, valide per situazioni comuni (ad esempio appartamenti e villette con rischio “normale”).

La stragrande percentuale di furti in abitazioni “comuni” viene fatto da “topi d’appartamento” che, anche di giorno, effettuano rapidissime incursioni ed arraffano quel che possono. Sempre più frequente, purtroppo, la spiacevole esperienza di trovarsi il ladro di fronte, in casa…

In questi casi, a nostro avviso, l’impianto d’allarme è poco efficace: anche se rileva e segnala il furto, è inutile: troppo tardi!  Il danno è fatto e lo spavento garantito. Meglio quindi una valida porta blindata,  con cilindro di alta sicurezza ed accessori aggiornati (defender ecc.); e le finestre? Come da punto 2 delle “regole d’oro”, è consigliabile mettere in sicurezza tutto il perimetro della casa, anche se l’effrazione avviene nell’ 80% dei casi dalla porta principale.

Più adatto, invece, l‘impianto d’allarme o “antifurto” per rilevare intrusioni quando siamo assenti (ad esempio per le vacanze) ed i ladri avrebbero tempo di “lavorare” (devastare) all’interno dell’appartamento.

Indispensabile che l‘impianto d’allarme sia collegato a vigilanza privata o Forze dell’Ordine, altrimenti è pressoché inutile: se anche ci avvisa sul telefonino, magari mentre siamo al mare, come possiamo impedire la devastazione dell’appartamento?

Dato che, come dicevamo sopra, non esiste una soluzione valida sempre, consigliamo di contattare un produttore di comprovata fiducia per l’analisi della Vostra situazione specifica.